Quando una famiglia si trova nella necessità di avvalersi dell’assistenza di una badante convivente può decidere se instaurare un rapporto di lavoro diretto, assumendo la lavoratrice per conto proprio, oppure rivolgersi ad un’agenzia specializzata in servizi alla persona, che si occuperà anche della gestione amministrativa e burocratica. A seconda del caso, quindi, le regole da seguire per l’interruzione del rapporto lavorativo varieranno.
Come si licenzia una badante?
Analizziamo il caso in cui la badante sia stata assunta con contratto di lavoro diretto in capo alla famiglia.
In questa situazione, quando ti accingi a licenziare la tua lavoratrice dipendente ci sono diversi aspetti che devi tenere in considerazione, al fine di procedere in maniera corretta e a norma di legge. In primo luogo, è importante andare a comprendere cosa prevede la legge italiana in merito alle motivazioni da addurre per poter procedere al licenziamento delle badanti. Si può parlare, infatti, di licenziamento per giusta causa o per giusto motivo, che sono le uniche due possibilità per poter cessare questa tipologia di rapporto lavorativo.
Si parla di giusta causa quando il lavoratore si macchia di gravi condotte che rendono impossibile la continuazione del contratto di lavoro. Per esempio, in caso di furto, violenza o minacce il dipendente può essere licenziato all’istante, senza nessun obbligo di preavviso.
Diverso è il caso del giustificato motivo, soggettivo o oggettivo. Il primo si raffigura come una inadempienza degli obblighi contrattuali, che non può portare al licenziamento immediato, come ad esempio un insufficiente rendimento lavorativo; il giustificato motivo oggettivo, invece, ha a che fare con le necessità del datore di lavoro che, per esempio, può trovarsi in difficoltà economiche tali da essere costretto ad interrompere il rapporto lavorativo, così da tagliare le spese.
Una volta analizzate le possibili motivazioni, occorre soffermarsi sul tema del preavviso per il licenziamento delle badanti. Per questa categoria di lavoratori sono previsti specifici termini di preavviso, così come stabilito dal CCNL di riferimento.
I termini per il preavviso di licenziamento variano in base all’anzianità di servizio:
- 15 giorni nel caso di una badante che ha lavorato per meno di 5 anni;
- 30 giorni per rapporti di lavoro che durano da più di 5 anni.
Fino alla fine del periodo di preavviso, ovviamente, sia le badanti sia le famiglie sono tenute a rispettare i propri obblighi contrattuali e di conseguenza il lavoratore dovrà assicurare i servizi offerti.
Cosa accade quando licenzio una persona senza preavviso?
In caso di mancato preavviso sono previste alcune conseguenze, differenti a seconda che il contratto sia a tempo determinato o indeterminato. Nel primo caso, la badante avrà diritto a tutte le retribuzioni che avrebbe percepito se il rapporto lavorativo non si fosse interrotto anzi termine. Nel secondo caso, al dipendente spetterà un’indennità sostitutiva del preavviso, pari alla retribuzione dovuta per il periodo di preavviso non concesso.
I termini di mancato preavviso appena descritti non si applicano in caso di licenziamento per giusta causa, in quanto il licenziamento è connesso ad un grave atto di condotta scorretta che rende impossibile il proseguimento del rapporto di lavoro.
AGENZIA BADANTE TORINO
Vediamo ora cosa succede nel caso in cui abbiate inserito una badante convivente rivolgendovi ad una agenzia specializzata. Sempre più frequentemente, infatti, le persone tendono a richiedere questo tipo di servizi ad agenzie esperte nell’assistenza alla persona. I vantaggi che derivano da questa scelta sono numerosi: il personale è selezionato e referenziato, si può godere della tranquillità dovuta alla garanzia della continuità del servizio, si ha un punto di riferimento in tema di competenze relative al mondo della non autosufficienza, non ci si deve preoccupare di alcun aspetto burocratico o amministrativo, che restano a totale carico dell’agenzia.
Supponiamo, dunque, di trovarci di fronte ad una famiglia che si è rivolta ad una agenzia per richiedere i servizi di assistenza alla persona con badante convivente e che voglia interrompere il rapporto con quest’ultima.
Cosa succede in questo caso?
Nulla di più semplice. Alla famiglia basterà rivolgersi all’agenzia, richiedendo la sostituzione della lavoratrice. L’agenzia si occuperà di trovare una nuova badante, adatta alle esigenze del paziente e dei suoi familiari, garantendo la continuità dell’assistenza.
Per ulteriori informazioni potete contattarci ai numeri di telefono 0117930904 - 3200374417 o via mail a gaialucia@progetto-assistenza.it